Scuola, addio al tirocinio formativo: sarà sostituito da un concorso post laurea – Il Fatto Quotidiano
Mercoledì il ministro Giannini renderà pubbliche le linee guida sull’utilizzo dei quaranta milioni per la formazione in servizio stanziati dal Governo e l’ultimo ciclo di Tfa sulle classi di concorso esaurite: per gli insegnanti cambierà tutto il sistema d’accesso al posto di lavoro
Secondo i principi direttivi contenuti in delega non saranno più gli insegnanti a pagare l’abilitazione ma saranno i docenti ad avere una remunerazione durante il tirocinio. Il meccanismo è allo studio dei tecnici del ministero ma ciò che è certo è che ci troveremo di fronte ad una “graduale assunzione” e chi vincerà il concorso non potrà più pensare di avere subito un contratto a tempo indeterminato. Dovrà prima “lavorare” facendo esperienza. La conferma arriva dalla senatrice Francesca Puglisi: “Dopo il concorso, a seguito dello scorrimento delle Gae, dovremo andare a vedere la fotografia dei bisogni della scuola e degli insegnanti e andremo ad individuare nuove soluzioni. Il Governo sta vagliando l’ipotesi di un tfa solo nelle classi di concorso esaurite. Non vogliamo continuare a far proliferare precariato non abilitato. Chi lavora a scuola deve avere la patente di insegnante in mano: il miglior laureato in matematica non è il miglior insegnante. C’è molta pressione da parte dei precari di terza fascia. L’intento è quello di dare un’opportunità man mano che i decreti attuativi vanno avanti”.
Per coloro che sono già abilitati, invece, non resterà che attendere i nuovi concorsi. Siamo di fronte ad un cambiamento radicale che scontenterà qualcuno e farà felice molti altri docenti che non saranno più costretti a spendere soldi per il tirocinio di formazione attiva, un vero e proprio corso universitario in cui esiste l’obbligo di frequenza. Un percorso giudicato da molti troppo dispendioso e stressante: per accedere al tfa il candidato deve prima superare un test preselettivo riferito alla propria classe di concorso. Tutti i candidati che superano tale test di scrematura possono poi iniziare a seguire il corso che ha una durata annuale. Il corso consiste in 1.500 ore e al termine tutti i candidati devono sottoporsi ad un esame finale. Solo i candidati che riescono a superare questo esame finale, possono in questo modo conseguire il titolo di abilitazione all’insegnamento.