Legge 107/2015, con approvazione decreti un passo avanti e due indietro
Di Meglio: “Resta fermo il nostro dissenso sulla riforma, continueremo a batterci affinché venga modificata”
venerdì 7 aprile 2017
“La Buona Scuola fa un passo avanti e due indietro. Rispetto alle stesure originarie di alcune deleghe della legge 107/2015, i decreti attuativi che questa mattina hanno ottenuto il via libera del CdM risultano più confusi e in talune parti peggiorati”.
È un giudizio in chiaroscuro quello espresso da Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, sul pacchetto scuola approvato questa mattina dal Consiglio dei Ministri.
“Ovviamente ci riserviamo un’analisi più approfondita dopo l’esame dettagliato dei testi dei decreti – precisa Di Meglio – ma da quanto si evince finora restiamo perplessi riguardo alcune scelte adottate dal Governo. Anche sul fronte delle risorse stanziate, è evidente che sono del tutto insufficienti per realizzare gli interventi promessi nei decreti. Resta comunque fermo il nostro dissenso sulla legge 107 e continueremo a batterci affinché venga modificata”.
“Per quanto riguarda il nuovo sistema di reclutamento – afferma il coordinatore nazionale – riteniamo grave che l’abilitazione all’insegnamento sia stata sostituita da una semplice specializzazione: si tratta di una modifica per legge dello status giuridico dei docenti che vengono così dequalificati a laureati specializzati, in contrasto con l’attuale modello di riconoscimento delle abilitazioni adottato negli altri Paesi dell’Unione Europea”.
Forti le critiche anche sul sistema integrato 0-6 anni: “Il potenziamento è previsto soltanto nell’ambito delle quote di organico di potenziamento già attribuite. In concreto – spiega Di Meglio – il potenziamento sulla scuola dell’infanzia potrebbe essere concesso solo con compensazioni in negativo sulla quota di potenziamento della secondaria di secondo grado. Dunque, nessun potenziamento per l’infanzia. Tutto ciò è in netto contrasto rispetto a quanto promesso da quasi tutte le forze politiche nel dibattito in Commissione parlamentare”.
Di Meglio si dice soddisfatto, invece, sul fronte della valutazione per il mantenimento nel primo ciclo dei voti numerici e della sufficienza in tutte le materie per l’ammissione all’esame di Maturità, “due punti che accolgono le richieste avanzate dalla Gilda degli Insegnanti in sede di audizione, così come consideriamo una nostra vittoria aver ottenuto la semplificazione del percorso di stabilizzazione per i docenti abilitati di seconda fascia”.
Roma, 7 aprile 2017
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
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