MAGGIO 2015: ancora le classi pollaio. Altro che “Buona Scuola”

Nonostante nella provincia di  Torino ci sia un incremento di circa 2.000 nuove iscrizioni il MIUR non concede le 165 cattedre di diritto necessarie.

A Torino l’UAT rivede la sua posizione: a fronte della iniziale ipotesi di SOPPRESSIONE DEI CORSI SERALI ottenuta con la cancellazione di tutte le 116 cattedre di diritto, si è arrivati a più miti consigli recuperandone 90, determinando comunque la soprannumerarietà per 26 colleghi. Le ore residue (1500, corrispondenti a circa 83 posti in più) verranno forse concesse nell’organico di fatto. Considerando le iscrizioni sin qui pervenute risultano al serale ben 40 classi in meno: non sono state autorizzate classi con pochi alunni. Il dato in possesso dell’amministrazione è però parziale: le iscrizioni al serale chiudono a ottobre e sono tanti quelli che decidono di iscriversi all’inizio dell’anno scolastico.

Una parte dei corsi serali era già stata colpita lo scorso anno, azzerando con un provvedimento simile tutto l’organico di diritto di alcuni indirizzi, come quello dei Licei Artistici e rimandando alle operazioni della mobilità annuale la definizione di quegli organici. Niente cattedre di diritto, quindi, ma solo cattedre di fatto, con docenti in utilizzo o in assegnazione provvisoria con buona pace per professionalità e continuità didattica.

Tutto ciò a dispetto del prezioso contributo che i corsi serali forniscono alla società in termini di motivazione, inclusione  miglioramento delle qualità sociali e culturali della popolazione adulta non scolarizzata.

Al diurno nel secondo grado  71 docenti perderanno il posto nell’organico di diritto, pur a fronte di 6.578 ore residue. Il numero totale delle cattedre (6293) rimane invariato.

Verranno inoltre accorpate 16 classi in 16 istituti diversi con 26, 27 o 28 alunni (più l’insegnante, più eventualmente l’insegnante di sostegno, l’assistente…)

Insomma anche quest’anno le nuove iscrizioni comporteranno una ulteriore riduzione degli organici e un ulteriore inaccettabile incremento del numero degli allievi per classe.